domenica 10 aprile 2011

Per una Pasqua di Vita




La Pasqua sarà davvero "buona" solo se si elimina la crudele usanza di ammazzare i giovani agnellini. Ecco perché occorre evitare di uccidere agnelli e altri animali per la Pasqua, e come realizzare un pranzo di Pasqua gustosissimo e senza crudeltà per nessuno! Pensaci un attimo: gli agnellini ci ispirano tenerezza quando li vediamo, eppure a un mese di vita vengono strappati alle madri, costretti a lunghi viaggi terribili ed estenuanti su TIR strapieni, per arrivare a un lurido macello in cui gli animali terrorizzati vengono immobilizzati, storditi, appesi a un gancio per una zampa, e lasciati dissanguare. Prima di essere appesi sentono l'odore del sangue e le urla di terrore dei loro compagni. Tutto questo, perché? Solo perché a molti piace mangiarli! Non potrebbe esistere un motivo più futile per sottoporre questi cuccioli a tanta sofferenza, e alla morte. Ogni anno a Pasqua vengono uccisi 900 mila tra agnelli, capre e pecore. Animali che arrivano quasi tutti dai paesi dell'est, con lunghi "viaggi della morte", stipati in camion in condizioni insostenibili (molti arrivano al macello più morti che vivi) e mai sottoposti a controlli.







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